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Storia della Fiat 600

A marzo del 1955 al salone di Ginevra fu presentata una macchina ancor oggi indimenticabile e che continua a da avere i suoi aficionados e ammiratori in tutto il mondo: la Fiat 600, la „Seicento“.

Storia della Fiat 600

Già nei primi mesi dopo la Seconda Guerra Mondiale Dante Giacosa, disegnatore e progettatore di modelli innovativi come la Fiat Topolino e naturalmente la Fiat 500 Nuova, era stato incaricato dai vertici FIAT di sviluppare un'autovettura che rispondesse al sogno della mobilità per tutti: l'auto per l'operaio e il piccolo impiegato. L'equazione era: altre prestazioni e basso costo per un pubblico numeroso. All'epoca vertici FIAT si sentivano legati alla ricostruzione, che seguì il secondo conflitto mondale, ed al miracolo economico della Repubblica italiana fondata nell'estate del '46: portare avanti la motorizzazione del paese e quindi creare benessere e crescita economica erano i cardini di questo connubio FIAT - Italia.

Storia della Fiat 600

La Fiat 600 era il risultato di lunghi studi di mercato, che hanno le loro origini in epoca precedente alla guerra, di riflessioni strategiche e sforzi tecnologici.

Storia della Fiat 600

Le principali difficoltà che i progettisti dovettero affrontare furono il propulsore ed il cambio. Per liberarsi dei propri blocchi mentali e dare quindi spazio alla creatività Giacosa si fece chiudere in un ufficio insieme ai suoi ingegneri e durante l'orario di lavoro, per non essere distratto. Nel 1953 il risultato era pronto: un motore da 633ccm con 23 cv per una velocità massima di 110 km/h era progettato e pronto ad essere prodotto in serie.

Storia della Fiat 600

In pochissimo tempo dalla sua presentazione l'inedita Fiat 600 si trasformò nel cavallo di battaglia del gruppo torinese e fu accolta tanto favorevolmente dal pubblico che gli acquirenti accettavano di buon grado anche attese di un anno per avere la consegna.

Storia della Fiat 600

Il prezzo contenuto, l'ottimo rapporto prezzo-prestazioni, la parchezza nel consumo e - oggi sembra strano - l'alto comfort di viaggio erano gli aspetti della 600 più lodati dagli italiani. La Fiat 600 era, si , piccola, ma offriva spazio sufficiente a 4 passeggeri e quindi poteva essere classificata come autovettura familiare.

Storia della Fiat 600

Ma anche fuori dalla sua patria la Fiat 600 fu vittoriosa. In diversi paesi si iniziarono produzioni su licenza e varianti per i mercati locali: la Seat 600 ovvero Seat 770 (Spagna), la Zastava 750 (Jugoslavia), e la Fiat Neckar NSU Fiat Jagst (Germania, versione con tettuccio scorrevole in tessuto), l'austriaca Steyr-Fiat 600, ecc.

Storia della Fiat 600

Complessivamente ne furono venduti 5 milioni di esemplari che riempirono le casse della casa torinese. Solo a metà degli anni sessanta le vendite della 600 calarono a fronte della popolarità crescente della "sorella" Fiat 500 e infine, nel 1969 la produzione della Fiat 600 in Italia terminò. In Spagna (fine produzione 1973) e Jugoslavia (fino al 1985 come Zastava 850 con motore da 850 ccm) le 600 continuarono ad essere prodotte ben oltre il 1969.

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