La storia del raduno Fiat 500 in Olanda: Sittard-Geleen, Pentecoste 2018
"Invasione degli orsacchiotti italiani" era uno dei titoli conferiti ad un memorabile raduno svoltosi nel 2013. Ci sono voluti 5 anni per replicarlo. Nel 2018 la nuova edizione con la presenza di oltre 150 autovetture.
un articolo di Angie Schlegel
Il manifesto "De Club Van 500" per il raduno di Pentecoste 2018
Avevo davanti a me un lungo viaggio per raggiungere l'incontro Fiat 500 di Pentecoste 2018, organizzato dal Fiat 500 Club olandese. Nonostante 1.800 km previsti in una settimana non fossero gran cosa a confronto con i 3.000 km in 13 giorni per il Tour des Grandes Alpes con gli svizzeri del 2015, questa volta era diverso, visto che ero sola con Montgomery (Fiat 500 D, anno 1962).
Al mio arrivo a Sittard, sabato poco prima delle 11, c'era solo una Fiat sul piazzale. Come seppi più tardi, gli olandesi sono molto precisi con gli orari di partenza. Però, con mio grande piacere, Sanne, uno dei principali responsabili del Fiat 500 Club olandese, mi aveva aspettato e mi dava il benvenuto. Insieme ci siamo avviati alla vicina città di Markt Geleen, dove il gruppo era atteso per il pranzo. In quel giorno era previsto un grande mercato. E poi arrivarono oltre 100 Fiat, a volte in gruppi di tre, a volte solo una e poi di nuovo tantissime tutte assieme. I semafori avevano diviso il gruppone in tanti gruppuscoli. Inoltre si seguiva un roadbook in olandese, con la conseguenza che alcuni equipaggi si erano persi per strada e che anche l'orario di arrivo slittava. C'erano tante Giardinera e numerose Fiat in stato originale. Un gruppo era composto da sole Fiat Topolino. Venivano da Berna, come delegazione del Topolino Club svizzero. La presenza anche di alcune macchine con targa italiana mi ha fatto capire subito che io, con i miei 732 km, non ero quella venuta da più lontano.
Sittard: bellissima presentazione delle 150 vetture in una stupenda domenica
Dopo pranzo abbiamo proseguito la gita. Posto che io non parlo l'olandese, mi sono accodata a un altro partecipante. Se lui sbagliava strada, sono andata appresso a qualcun'altro e così ho fatto fino a giungere a Sittard. Era divertente vedere come, dato che evidentemente che il roadbook era di difficile interpretazione o errato, saltavano fuori piccole Fiat da tutte le strade e tutti gli equipaggi alzavano le mani dicendo "non ho idea di come si prosegua". Una volta arrivata ho alloggiato nell'Hotel Merici e Montgomery ha trovato posto, insieme a tantissime altre Fiat, nell'enorme garage sotterraneo pubblico pagato dall'organizzazione e compreso nella tariffa. La cena è stata servita all'aperto sulla piazza davanti al Coffee Mundo ed era ottima. Io ho subito fatto conoscenza con altri appassionati e devo dire che gli olandesi sono molto socievoli. Ho incontrato anche i redattori della rivista "DE 500". Pensare che fanno la loro rivista da quasi 20 anni! Complimenti! DE 500 ha 66 pagine e esce ogni trimestre in formato A5. Gli articoli sono contributi volontari dei quasi 2.000 membri del club, organizzati in singole sezioni, come in Svizzera.
Il team: solo una piccola parte degli organizzatori nella mia Fiat. Dietro, dentro e fuori: Frank Machiels (presidente raduno Fiat 500 Sittard-Geleen), Cor Storcken (volontario), Klaas Pollema (volontario). Dal lunotto: José de Bruijn (volontario), Remco de Bruijn (organizzazione)
L'appuntamento era per domenica alle 9 in piazza. Sotto un cielo azzurro e un sole raggiante 150 macchine erano parcheggiate in file da 8. Una meraviglia! Siamo partiti puntualmente alle 10, sempre roadbook alla mano, ma facevamo in modo da restare uniti. Abbiamo attraversato numerosi villaggi che facevano ampio uso di dissuasori per far rispettare i limiti di velocità. Lo dico perché da noi non sono cosi diffusi. Invece, a differenza di ciò che è comune dalle mie parti, gli olandesi non usano recinzioni e hanno bellissimi giardini davanti alle loro case. Proprio un bel posto. Il nostro obiettivo era "Kasteel Hoensbroek". Il castello di Hoensbroek è uno dei maggiori castelli dei Paesi Bassi. Esso si trova nel quartiere Hoensbroek della città di Heerlen, nella parte sud-orientale della provincia di Limburg. Anche qui tutto era superorganizzato con un ottimo buffet per il pranzo. Alle 14 abbiamo ripreso la rotta di Sittard.
La gita: castello di Hoensbroek con pranzo nel più importante castello dei Paesi Bassi
Al rientro eravamo liberi di scegliere il percorso e quindi si continuava a passare davanti a bar e gelaterie assediate da equipaggi di Fiat d'epoca fermi a godersi il sole. In effetti il tempo abbondava e l'arrivo era previsto tra le 16 e le 18. Ma l'apice della giornata è stata la disposizione delle tantissime Fiat sulla piazza del centro storico della città medioevale di Sittard, che normalmente è adibita a mercato di prodotti alimentari. La piazza stessa è circondata da case piccole e strette della stessa epoca nelle quali ci sono tanti ristoranti e caffè.
Piazza del mercato di Sittard-Geleen: Fiat e Co. nel centro storico medioevale di Sittard
Alla presenza dalla TV e dalla radio siamo stati accolti dal Borgomastro, anche lui proprietario di una Fiat 500. In chiusura era prevista una cena tipica olandese in una birreria. Si entrava da una grande porta di legno, si scendeva per delle ripide scale a prendere la birra alla spina e si ritornava alla corte chiamata Mariapark. Purtroppo non ce la siamo potuta godere veramente a causa di una fitta pioggia. Le sale nelle quali abbiamo cenato però erano un fenomeno! Ci hanno servito la versione olandese del minestrone e delle ottime patate fritte. Bisogna sapere che le "frittes", come si dice qui, sono una specialità regionale molto interessante. Naturalmente ci sono stati alcuni discorsi di ringraziamento. Io ho ricevuto la copia incorniciata del manifesto del raduno "Pinkstertreffen 2018". Alessandro Scarpa, presidente del Fiat 500 Club Italia e anche organizzatore principale del raduno Fiat 500 a Garlenda, ha espresso il suo ringraziamento in un fluidissimo inglese. Il raduno era organizzato benissimo, le gite erano bellissime e ovunque s'è mangiato bene. Io torno di sicuro, anche se ci volessero altri 5 anni per organizzare la replica.
La premiazione: con il manifesto nella mano destra e la Fiat con i dati dell'incontro nella mano sinistra, appena consegnati dalle mani di John per il Topolino Club Svizzero nei bellissimi locali della birreria Ambrass a Sittard