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Il „Tour des Grandes Alpes“

18 passi alpini in 9 giorni in 10 Fiat 500 – supported by Axel Gerstl

Tra il 28 agosto e il 5 settembre della stagione scorsa 10 Fiat 500 con i rispettivi equipaggi di due persone sono partite in un ardito viaggio dal lago di Ginevra alla volta di Nizza per il „Tour des Grandes Alpes“, accompagnate da un furgone di supporto Mercedes. La sfida consisteva nel superare 18 passi alpini in 9 giorni. Alla fine i valichi superati sono diventati 19, come riporta Angelika Schlegel nel suo articolo, pubblicato nell'edizione annuale del gruppo "Fiat 500 IG München".

Tour des Grandes Alpes


Nove dei dieci proprietari delle vetture partecipanti al tour ideato da Hans Fluri (Fiat 500 Club Svizzera) con la sua Fiat Abarth provenivano dalla Svizzera e uno dalla Germania. Angie Schlegel su Fiat 500 D del 1962 ha rappresentato il gruppo Fiat 500 IG di Monaco di Baviera ed ha preso contatto, già in una fase molto anticipata della preparazione, con Axel Gerstl, il quale si è dichiarato disponibile a supportare il tour con parti di ricambio.

Il primo piccolo problema si è presentato al punto di riunione presso la stazione di servizio di Würenlos sulla A1 in direzione Berna: una gomma a terra che è stata sostituita in un batter d'occhi. Più difficile è stato invece orientarsi e così, nonostante un roadbook molto dettagliato e corredato di numerose foto, il gruppo ha imboccato la strada sbagliata e si è ritrovato a Thonon-les-Bains. La successiva manovra di inversione delle 10 FIAT 500 e del veicolo di supporto sulle strette strade alpine non è stata cosa da poco per macchine e piloti. Ma non ogni male viene per nuocere e così il viaggio si è arricchito di un valico inizialmente non previsto: il Col du Feu.

Tour des Grandes Alpes


Ripresa la giusta rotta si è instaurato un clima di allegria e entusiasmo accompagnato certamente anche da un pizzico di orgoglio per aver superato già 4 passi senza grandi intoppi. Il giorno seguente era dedicato anzitutto al Col de Méraillet, dove si è goduto dello splendido panorama sul lago artificiale Barrage de Roselend. Dopo Cormet de Roselend però si sono presentate delle difficoltà con il motore della Abarth di Hans Fluri. L'intervento di riparazione con sostituzione delle candele e smontaggio e pulizia delle principali parti è stato eseguito su un parcheggio del piccolo centro di Bourg-St-Maurice presso Val d'Isère.

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La prossima tappa ha portato le dieci cinquecento sul valico alpino più alto d'Europa: il Col de l'Iseran (2.764 m) e poi a Modane, dove è stato nuovamente necessario prendere in mano chiavi e giraviti: le viti del carburatore della 500 di Angie Schlegel si erano allentate e sono state riserrate, la 500 Abarth ha avuto candele nuove, una ventola che si era allentata è stata fissata ed è stato sostituito un generatore. Il viaggio è proseguito per St-Michel-de-Maurienne con il Col du Télégraphe, una meta intermedia non spettacolare sulla via del Col du Galibier. Qui la squadra ha festeggiato il raggiungimento della metà del percorso previsto con gran pacche sulle spalle: "Siamo già a metà strada!"

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Purtroppo per la Abarth di Hans Fluri il Col du Galibier è diventata l'ultima tappa. La fumata dal motore ha messo subito in chiaro l'entità del danno: il generatore si era fuso. Per l'attraversamento di Briancon e il tratto fino a Guillestre la 500 Abarth è stata trasportata nel furgone. Un'analisi più accurata del contrattempo eseguita a Guillestre ha evidenziato l'irreparabilità del danno con mezzi di fortuna e quindi si è deciso di far recuperare la macchina da TCE per tenere il furgone libero in caso di ulteriori avarie. Hans Fluri è subentrato come passeggero nella Fiat 500 D di Angie Schlegel, la quale ha assunto la guida della carovana.

Tour des Grandes Alpes


Dopo il Col de la Cayolle, secondo Angie Schlegel uno dei passaggi più vari e belli del tour, ci si è rivolti verso Valberg e poi alla volta di Nizza. Con soli altri 4 valichi da superare il gruppo dei cinquecentisti vedeva il traguardo a portata di mano.

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La sfortuna ha voluto che un'altra 500 si è fermata per avaria. Questa volta a cedere è stato il cambio. Il 2 settembre il gruppo di 500 è arrivato, puntuale anche se decimato ormai a 8 vetture più una nel furgone, a Nizza.

Tour des Grandes Alpes


Lungo il percorso del tour alpino complessivamente le Fiat 500 hanno sofferto le seguenti avarie: un generatore difettoso, un dado del generatore lento, una vite della ventola lenta, quattro pneumatici anteriori lisci, dadi del carburatore lenti, tre gomme a terra, una batteria debole, una sede valvola lenta, un carburatore lento, un albero di trasmissione "sdentato", una molla valvola lenta, una scatola dello sterzo difettosa come anche rinvii dello sterzo difettosi.  il gruppo ha trascorso ancora due bellissime giornate in Francia con uscite a Cannes e sul Lago Maggiore, prima di separarsi il 5 settembre per il rientro.


Tour des Grandes Alpes


Angie Schlegel in conclusione: „Che dire? Il viaggio è stato impressionante, stupendo, grandioso, emozionante, gigantesco, favoloso, fantastico, fenomenale, colossale, avvincente, mozzafiato e bellissimo.“

Tour des Grandes Alpes


  • Col du Feu (1.117m)
  • Col de Jambaz (1.027m)
  • Col de la Colombier (1.613m)
  • Col de Aravis (1.486m)
  • Col des Saises (1.650m)
  • Col de Méraillet (1.605m)
  • Cormet de Roselend (1.968m)
  • Col de l'Iseran (2.764m)
  • Col de la Madeleine (1.746m)
  • Col du Télégraphe (1.566m)
  • Col du Galibier (2.642m)
  • Col du Lautaret (2.057m)
  • Col de Vars (2.108m)
  • Col de la Cayolle (2.326m)
  • Col de la Couillole (1.678m)
  • Col-St-Martin (1.503m)
  • Col de Turini (1.604m)
  • Col Castillon (706m)